giovedì 26 gennaio 2012

Malachia e la profezia sull'ultimo Papa

Vi incollo un testo non scritto da me:


LA PROFEZIA DEI PAPI


Non sappiamo a quando risalga con esattezza e da chi sia stata realmente scritta la famosa "Profezia dei Papi", nota anche come Profezia di San Malachia, in quanto attribuita al monaco cistercense irlandese Malachia, che l'avrebbe scritta in epoca medioevale (intorno al 1140), ma è certo che è stata pubblicata per la prima volta nel 1595 dal benedettino Arnold Wion nel suo libro Lignum vitae.

Il Santo irlandese Malachia nella Profezia indica una lista - che avrebbe visto in sogno - dei Papi che si
sarebbero succeduti a partire dal 1143 fino alla fine dei giorni. Ma non li indica con nome e cognome, bensì con 111 brevi motti in latino corrispondenti ad altrettanti Papi, mentre sotto il 111° motto vi è un'inquietante frase: "In persecutione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibi transactis, civitas septis collis diruetur, ed Judex tremendus judicabit populum suum. Amen."

La traduzione in italiano di quest'importante frase è la seguente: "Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia".

Analizzeremo nella sezione sulla Fine del mondo l'interpretazione di tale frase. Di seguito ci limiteremo a mostrare l'impressionante aderenza tra i motti e (in particolare) gli ultimi 11 Papi; ma anticipiamo che, quasi certamente, il 111° motto e la frase finale si riferiscono al medesimo Papa: per cui Benedetto XVI sarebbe l'ultimo Papa della Storia, dopodiché ci sarebbe il "giudizio di Dio".

Ecco i motti corrispondenti ai Papi più recenti (subito dopo la lista troverete anche quello del 111° Papa, cioè Benedetto XVI):


110°) Giovanni Paolo II (1978-2005) - Motto "De labore solis"
Il motto attribuito a Papa Wojtyla (n. 18/5/1920 m. 2/4/2005), “della fatica del Sole”, è un chiaro riferimento al fatto che egli nacque del giorno di un'eclisse solare, e che anche il suo "addio" ha coinciso con un'eclisse, una doppia circostanza estremamente rara.
109°) Giovanni Paolo I (1978) - Motto "De medietate lunae"
La Profezia di San Malachia
(“della metà della luna”) sembra aver previsto in modo impressionante, anche nel caso di Papa Luciani (n. 17/10/1912 m. 28/9/1978), il fatto che il suo brevissimo pontificato (che durò appena 33 giorni) iniziò e terminò quando la Luna era visibile esattamente a metà. Più calzante di così...
108°) Paolo VI (1963-1978) - Motto "Flos florum"
Papa Montini (n. 26/9/1897 m. 6/8/1978) era il “fiore dei fiori”, e infatti la famiglia Montini aveva tre gigli nel proprio stemma. Un altro tipico genere di motto (azzeccato) della Profezia dei Papi.
107°) Giovanni XXIII (1958-1963) - Motto "Pastor et Nauta"
Egli (n. 25/11/1881 m. 3/6/1963) fu patriarca di Venezia prima di diventare Papa, donde “pastore e marinaio”.
Senza dubbio uno dei tanti motti che risultano molto aderenti al personaggio.
106°) Pio XII (1939-1958) - Motto "Pastor Angelicus"
Questo Papa (n. 2/3/1876 m. 9/10/1958) di grandissima spiritualità riconobbe in alcune encicliche, come guida più sicura per la dottrina cattolica, la filosofia di San Tommaso d'Aquino, tradizionalmente noto come "Il dottore angelico". Donde, forse, "Pastore angelico".
105°) Pio XI (1922-1939) - Motto "Fides intrepida"
Egli (n. 31/5/1857 m. 10/2/1939) sfidò senza paura Stalin, Mussolini, e Hitler, subendo, come mostrano documenti vaticani pubblicati di recente, fortissime pressioni da questi ultimi due. Nel '37 pubblicò l'enciclica Mit Brennender Sorge per denunciare il razzismo e l'antisemitismo nazista. Dunque è azzeccato "Fede intrepida".
104°) Benedetto XV (1914 -1922) - Motto "Religio depopulata"
Papa (n. 21/11/1854 m. 22/1/1922) durante i massacri della Grande Guerra e l'epidemia della "spagnola", eventi che provocarono la morte di milioni di Cristiani, e nel 1917 vide l'inizio della Rivoluzione russa che portò alla fine della vita religiosa in questo Paese in precedenza cristiano. Donde il motto di "religione spopolata".

103°) Pio X (1903-1914) - Motto "
Ignis Ardens"
Questo Papa (n. 2/6/1835 m. 20/8/1914) fu probabilmente il più zelante propagandista del suo tempo e i suoi sforzi furono diretti al promuovere la pietà e la fede. "Fuoco ardente" descrive benissimo Pio X, il cui impegno zelante fu volto alla rinascita spirituale della Chiesa. 
102°) Leone XIII (1878-1903) - Motto "Lumen in coelo"
L'ultimo Papa del XIX secolo (n. 2/3/1810 m. 20/7/1903) era "una luce nel cielo", e infatti il simbolo della sua casata, quella dei Pecci, era una cometa. Si noti che nel suo motto non viene usata la parola "astro" perché già usata in un motto analogo precedente.
101°) Pio IX (1846-1878) - Motto "Crux de cruce"
Il Papa del Risorgimento (n. 13/5/1792, m. 7/2/1878), che dai Savoia subì vessazioni e sequestri, era "La croce (dunque, la sofferenza) che viene dalla croce": e una grande croce bianca in campo rosso è lo stemma, appunto, dei Savoia.
100°) Gregorio XVI (1831-1846) - Motto "De Balneis Etruriae"
Papa Gregorio XVI (n. 18/9/1765, m. 1/6/1846) iniziò la sua vita religiosa nell'ordine dei Camaldolesi, che fu fondato nel Tredicesimo secolo in Etruria, in una località chiamata in latino "balneum".

Naturalmente, non è teoricamente corretto cercare di interpretare il motto di Papa Benedetto XVI in questo momento, poiché alcuni altri motti della lista possono esssere compresi solo al termine del pontificato. Comunque, per soddisfare la curiosità:

111°) Benedetto XI (2005-regnante) - Motto "De gloria olivae"
Il motto di Papa Ratzinger (n. 16/4/1927), "la gloria dell'olivo", sembra un chiaro riferimento al nome Benedetto, poiché i membri dell'ordine benedettino sono anche noti come gli Olivetani, il cui stemma è proprio un ramo d'olivo. Ma, soprattutto, egli è nato nel Sabato Santo del 1927, il 16 aprile, al culmine del periodo Pasquale, e tutto il periodo è notoriamente sotto il segno dell'ulivo.


giovedì 19 gennaio 2012

La New Age cancella l'esistenza di Gesù

Sono anni in cui trovo letture, assisto a filmati, documentari e dibattiti in cui  l'esistenza di Dio viene soppiantata da quella degli extraterrestri, la sua creazione viene spiegata come un incrocio di materiale genetico di civiltà extraterrestri con quella umana, la nascita di Gesù è messa in forse, la Bibbia viene fatta a pezzi, la profezia è snobbata o maleinterpretata. Sempre più però noto come ognuno si avvia lungo una strada in cui il primo arrivato lo si considera un maestro, gli ammaestramenti non contano più giacché percepiti come limitazioni alla libertà individuale, la spiritualità è selfmade e rispecchia perloppiù un insieme di pratiche poco approfondite di cui si prende solo il "meglio". Siamo fantasticamente alla deriva. Presto però arriveranno gli extraterrestri con i loro velivoli strabilianti (provenienti dai laboratori militari sparsi nel mondo) e ci diranno cosa fare. Che culo, pensavo peggio!!!

lunedì 16 gennaio 2012

Padre Pio e la profezia apocalittica


L'ora dei castighi è vicina... up.jpg

L'ora dei castighi è vicina, ma manifesterò la Mia Misericordia.
La vostra epoca sarà testimone di un terribile castigo. I Miei Angeli prenderanno cura spirituale di annientare tutti coloro che si burlano di Me e che non crederanno alle Mie profezie.
Uragani di fuoco saranno scagliati dalle nuvole, e si estenderanno su tutta la terra. Temporali, tempeste, tuoni e piogge ininterrotte, terremoti copriranno la terra durante tre giorni. Seguirà allora una pioggia di fuoco ininterrotta, per dimostrare che Dio è Signore della creazione.
Coloro che sperano e credono nella Mia Parola non dovranno temere, nè dovranno temere nulla coloro che divulgheranno il Mio messaggio, perché non li abbandonerò. Nessun male sarà fatto a coloro che sono nelle Mie Grazie, e che cercheranno la protezione della Madre Mia.
Per prepararvi a questa prova, vi darò dei segni e delle istruzioni. La notte sarà freddissima, il vento spunterà, il tuono si farà sentire. Chiudete tutte le porte e tutte le finestre. Non parlate con nessuno di fuori. Inginocchiatevi davanti al vostro Crocifisso; pentitevi dei vostri peccati; pregate Mia Madre di ottenere la Sua protezione.
Non guardate fuori durante il terremoto, perché l'ira del Padre Mio è santa, non sopportereste la vista della Sua ira...
Nella terza notte cesseranno i terremoti ed il fuoco, ed il giorno dopo il sole risplenderà di nuovo. Gli angeli scenderanno dal cielo e porteranno sulla terra lo spirito della pace. Un terzo dell'umanità perirà...

Messaggi profetici di Padre Pio up.jpg

(Tratti dal libro "I grandi Profeti" di Renzo Baschera (Armenia Editore, 1982).
  1. Il mondo sta andando verso la rovina. Gli uomini hanno abbandonato la giusta strada, per avventurarsi in viottoli che finiscono nel deserto della violenza... Se non ritorneranno subito ad abbeverarsi alla fonte dell'umiltà, della carità e dell'amore, sarà la catastrofe.
  2. Verranno cose tremende. Io non riesco più a intercedere per gli uomini. La pietà divina sta per finire. L'uomo era stato creato per amare la vita, ed è finito per distruggere la vita...
  3. Quando il mondo è stato affidato all'uomo era un giardino. L'uomo lo ha trasformato in un rovaio pieno di veleni. Nulla serve ormai per purificare la casa dell'uomo. È necessaria un'opera profonda, che può venire solo dal cielo.
  4. Preparatevi a vivere tre giorni al buio totale. Questi tre giorni sono molto vicini... E in questi giorni rimarrete come morti, senza mangiare e senza bere. Poi tornerà la luce. Ma molti saranno gli uomini che non la vedranno più.
  5. ...Molta gente scapperà sconvolta. Ma correrà senza avere una meta. Diranno che a oriente c'è la salvezza e la gente correrà verso oriente, ma cadrà in un dirupo. Diranno che a occidente c'è la salvezza e la gente correrà verso occidente, ma cadrà in una fornace.
  6. La terra tremerà e il panico sarà grande... La terra è malata. Il terremoto sarà come un serpente: lo sentirete strisciare da tutte le parti. E molte pietre cadranno. E molti uomini periranno.
  7. Siete come formiche, perché verrà il tempo in cui gli uomini si toglieranno gli occhi per una briciola di pane. I negozi saranno saccheggiati, i magazzini saranno presi d'assalto e distrutti. Povero sarà colui che in quei giorni tenebrosi si troverà senza una candela, senza una brocca d'acqua e senza il necessario per tre mesi.
  8. Scomparirà una terra... una grande terra. Un paese sarà cancellato per sempre dalle carte geografiche... E con lui verrà trascinata nel fango la storia, la ricchezza e gli uomini.
  9. L'amore dell'uomo per l'uomo è diventato una vuota parola. Come potete pretendere che Gesù vi ami, se voi non sapete amare nemmeno quelli che mangiano alla stessa vostra tavola?... Dall'ira di Dio non saranno risparmiati gli uomini di scienza, ma gli uomini di cuore.
  10. Sono disperato... non so più che cosa fare perché l'umanità si ravveda. Se continuerà su questa strada, l'ira tremenda di Dio si scatenerà come un fulmine tremendo.
  11. Una meteora cadrà sulla terra e tutto sussulterà. Sarà un disastro, molto peggiore di una guerra. Molte cose saranno cancellate. E questo sarà uno dei segni...
  12. Gli uomini vivranno una tragica esperienza. Molti verranno travolti del fiume, molti verranno inceneriti dal fuoco, molti verranno sepolti dai veleni... M io rimarrò vicino ai puri di cuore.

giovedì 12 gennaio 2012

Paul A. La Violette e la superonda galattica

Vi incollo un testo trovato in internet che può, forse, spiegare le visioni di Padre Pio:


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Il Giornale Online


 
Il nostro sistema solare è soggetto ad un'intensa scarica di raggi cosmici provenienti da un’esplosione del nucleo della galassia che si verifica ogni 10.000 -26.000 anni. La prossima catastrofe è già attesa da tempo.
Le comete e gli asteroidi non rappresentano gli unici pericoli provenienti dallo spazio che minacciano la Terra. Esiste un altro fenomeno, che si verifica assai più di frequente, ma che è stato scoperto solo in tempi recenti: l’arrivo di un’intensa scarica di raggi cosmici galattici, ovvero quella che è stata denominata una superonda galattica. La superonda più recente ha interessato la Terra e l’intero sistema solare nel periodo intercorrente fra 16.000 e 11.000 anni fa e, tramite il suo estremo effetto sul sole, fu responsabile dell'improvvisa fine dell'ultima era glaciale.


Tramite questi effetti solari, la superonda è stata anche responsabile dell' estinzione di massa verificatasi 12.750 anni fa e che spazzò via il 95% dei mammiferi di grandi dimensioni dal continente nord americano. I paleontologi concordano sul fatto che questa è stata la peggiore estinzione di massa a partire dalla scomparsa dei dinosauri avvenuta 65 milioni di anni fa, ma la cui causa è stata per lungo tempo un mistero. Una caccia eccessiva da parte delle tribù del Paleolitico non può dare ragione dell' estinzione di 22 specie di uccelli, scomparse anch' esse a quell’epoca, ne del perché in concomitanza il radiocarbonio atmosferico salì a livelli senza precedenti, o del perchè le rocce lunari registrano un'attività di vampe solari oltre 50 volte maggiore dei livelli attuali; e nemmeno dell'estesa carneficina di mammiferi grandi e piccoli, non solo a sud della distesa di ghiaccio nord americana ma anche nella regione artica (Alaska e Siberia), in Europa e persino in Sud America, essendo stati scoperti i loro resti sepolti in depositi lasciati dal passaggio di catastrofiche inondazioni di acqua glaciale disciolta.

Scrutando il cielo notturno presumiamo con facilità che ciò che vediamo è il modo in cui le cose sono state per milioni di anni: i cieli punteggiati di stelle, un bella luna ed un sole che al mattino sorgerà nel pieno del suo splendore. Sfortunatamente non è stato sempre così, ne lo sarà in futuro. Durante la notte, questa tranquilla visione potrebbe trasformarsi in un grottesco scenario che potrebbe essere meglio definito come . Il nucleo ibernato e avvolto nella polvere della nostra galassia - che è rimasto a lungo nascosto alla vista, annidato fra le costellazioni del Sagittario e dello Scorpione - quel giorno fatale verrà visto risvegliarsi e risplendere di una strana, brillante lucedi colore bianco-blu (si legga anche HERA 85, pago 63 e quanto si afferma sulla porta Scorpione-Sagittario N.d.R.).


Apparirà come una stella ospite, assai più splendente del pianeta Venere al suo massimo fulgore, segnalando l'arrivo della superonda galattica. La scarica di particelle dei raggi cosmici che per 23.000 anni ha viaggiato senza sosta verso di noi, attraversando senza essere notata il vuoto che ci separa dal centro della galassia, in quel momento sarà diventata uno spettacolo visibile per tutti noi. Questi raggi cosmici sono ultra-relativistici, il che significa che essi viaggiano a una velocità così prossima a quella della luce che danno origine ad effetti visivi superluminali. Le radiazioni sincrotroniche emesse nel corso del loro viaggio di 23.000 anni appariranno dispiegarsi verso di noi in un arco di giorni, rovesciandoci addosso di tutto, da onde radio a bassa frequenza e radiazioni visibili ed ultraviolette, a raggi-X e raggi gamma, per non parlare della scarica stessa di particelle penetranti. Quello di cui saremo testimoni è ciò che gli astronomi definiscono una esplosione del nucleo della galassia. Si tratta di un fenomeno che essi hanno osservato verificarsi in galassie lontane. Ora, con l'arrivo della superonda, essi e il mondo intero sperimenteranno direttamente il medesimo fenomeno che accade nella nostra galassia della Via Lattea.

L'esplosione del nucleo
Negli anni '70 del secolo scorso, gli astronomi compresero che il nucleo della nostra galassia non è immune da fenomeni esplosivi. Sebbene i movimenti gassosi nelle immediate vicinanze del nucleo della nostra galassia suggerissero che il nucleo era divenuto attivo appena 15.000 anni fa, all'epoca gli astronomi erano riluttanti a considerare che ciò fosse indice di un'esplosione del nucleo in piena regola.
Nelle loro menti immaginavano la Via Lattea come un luogo tranquillo; ritenevano che il nucleo rimanesse nel suo stato apparentemente inattivo da milioni di anni, e che esso avrebbe continuato a restare quiescente per molti altri milioni di anni a venire. Ma anche se il nucleo fosse esploso, nessuna preoccupazione, essi supponevano che per noi non ne sarebbe derivato alcun danno, poiché il nostro sistema solare si trova ben al di fuori del rigonfiamento nucleare della galassia e sul margine esterno di una delle sue braccia a spirale.
Immaginarono che i campi magnetici presenti nel1a regione del nucleo della galassia avrebbero intrappolato i raggi cosmici diretti verso l'esterno portando lo sbarramento, nell' arco di poche centinaia di anni luce, ad un lento procedere. I quattro anni di dottorato di ricerca che ho dedicato a questo argomento mi hanno dimostrato che le loro idilliache ipotesi erano assolutamente errate.
La discussione del mio dottorato del 1983, dal titolo Esplosioni del Nucleo della Galassia, Invasioni di Polvere Cosmica e Variazioni Climatiche, presentava prove indicanti che il nucleo del1a nostra galassia esplode 10,000 volte più di frequente di quanto si pensava, circa ogni 10.000 anni invece che ogni 100 milioni di anni. Inoltre la mia discussione dimostrava che i campi magnetici non avrebbero fermato questa esplosione. Al contrario, la scarica di raggi cosmici soverchierebbe qualsiasi campo magnetico incontrato sul cammino e lo allineerebbe al1a propria traiettoria radiale.
Il risultato sarebbe un involucro di raggi cosmici che si espande, viaggiando radialmente fuori dal centro della nostra galassia a una velocità assai prossima a quella della luce, e si diffonde attraverso l'intera estensione del1a galassia. La mia tesi ha dimostrato che lo scenario del1a superonda spiegava molte delle caratteristiche tipiche delle lontane galassie in fase di esplosione.
Queste scoperte vennero successivamente presentate in occasione di conferenze scientifiche e pubblicate su riviste scientifiche accreditate. Numerose previsioni fatte in questo studio di dottorato vennero in seguito confermate. Nel 1997 venne pubblicato il mio libro su questo argomento, intitolato Earth Under Fire, Il Codice dell' Apocalisse (in Italia da Nexus edizioni), che ricevette entusiastiche recensioni ed una classificazione a cinque stelle da parte dei lettori mentre, nel 1999, su questo fenomeno galattico fu prodotto un documentario video, mandato in onda sulle reti televisive via cavo consociate a livello nazionale. Anche così, i principali media sono stati indolenti nell'occuparsi di questo importante tema.
Come risultato il cittadino medio, fiducioso di essere stato adeguatamente informato dai media dell'informazione, continua a contemplare il cielo notturno come un luogo tranquillo. Uno degli obiettivi principali della Starburst Foundation è quello di richiamare l'attenzione di quanti più individui possibile verso la nuova e diversissima consapevolezza che le superonde galattiche esistono e che possono piombare sul nostro mondo con ben poco preavviso.

Il fronte d'urto
Se dovesse arrivare una superonda, la nostra preoccupazione più immediata sarebbe l'impulso elettromagnetico (EMP) che essa porterebbe come sua avanguardia. Questo fronte d'urto elettromagnetico ad alta intensità invierebbe alti voltaggi che scorrerebbero lungo qualsiasi oggetto che fosse conduttore elettrico. Nel momento dell'arrivo, esso creerebbe sbalzi di alta tensione sulle reti delle linee elettriche, cortocircuitando i trasformatori delle linee e facendo scattare gli interruttori di linea, provocando black-out energetici globali; arrostirebbe i satelliti e distruggerebbe tutte le attrezzature elettroniche non protette collegate alle reti delle linee elettriche, provocando la perdita delle comunicazioni elettroniche (TV, telefoni, sistemi GPS, etc.), i disastri aerei sarebbero inevitabili.

Fulminerebbe le persone che si trovassero a contatto con ampie superfici metalliche.
Ionizzerebbe l'atmosfera del1a Terra e, di conseguenza, distruggerebbe lo strato di ozono, aumentando perciò l'esposizione del pianeta ai dannosi raggi UV ed al1e radiazioni ionizzanti. La pioggia atmosferica di elettroni prodotta dai raggi cosmici della superonda, unitamente all'accresciuta penetrazione di raggi ultravioletti solari, aumenterebbe l'incidenza del cancro al1a pel1e così come il tasso di mutazioni genetiche. Esiste la forte possibilità che il fronte d'urto dell'impulso elettromagnetico che precede la superonda sia anche accompagnato da un' onda gravitazionale.

La forza di marea esercitata sulla Terra potrebbe, al suo passaggio, scatenare terremoti ed eruzioni vulcaniche. E il peggio dovrebbe ancora venire. Il vento di raggi cosmici della superonda vaporizzerebbe frammenti di comete ghiacciati che circondano il nostro sistema solare e spingerebbe verso l'interno questa polvere e gas. L'analisi dei carotaggi di ghiaccio del1a Groenlandia ha dimostrato che il Sistema Solare, durante l'ultima era glaciale, era pieno di grandi concentrazioni di polvere cosmica. Alla sua entrata nell'interno del Sistema Solare, questo materiale nebulare diffonderebbe la luce solare cosicché una parte delle radiazioni terrestri proverrebbe da una luminescenza uniforme che occuperebbe sia il cielo diurno sia quello notturno; esso inoltre arrosserebbe lo spettro delle radiazioni solari.

Poiché la nostra atmosfera è opaca rispetto alle radiazioni infrarosse, queste variazioni tenderebbero a riscaldarne la parte superiore e a raffreddare il suolo, producendo condizioni di inversione che provocherebbero violente attività temporalesche e rapide precipitazioni di nevischio e ghiaccio. Per di più, essendo caduto sulla superficie del sole, questo materiale gli infonderebbe energia, aumentando la sua luminosità e la sua emissione di raggi cosmici.
Tutti questi effetti messi assieme influirebbero drammaticamente sul clima terrestre. In alcuni casi quest'ultimo provocherebbe un prolungato influsso di raffreddamento o darebbe persino inizio ad un'era glaciale, se non ve ne fosse già una in evoluzione; in altri momenti, esso potrebbe provocare un periodo di calore eccessivo che potrebbe porre fine a un'era glaciale già esistente o determinare una breve fase di passaggio.
I riscontri geologici rivelano che il nostro pianeta è stato afflitto da ere glaciali per gran parte dei svariati milioni di anni, passati. Il clima temperato di cui beneficiamo nell' attuale periodo interglaciale di 11,600 anni è stato accompagnato da un interludio fra superonde ugualmente lungo. Ad ogni modo, i periodi interglaciali e gli interludi fra i principali assalti delle superonde, raramente si sono prolungati come quello che stiamo abbastanza fortunosamente vivendo.
La prossima superonda, che sembra essere già attesa da tempo, potrebbe scagliarci a capofitto in nuova era glaciale. I dati del ghiaccio polare terrestre contengono le prove che di fatto il Sole era molto attivo al termine dell'ultima era glaciale.
I glaciologi, ad esempio, hanno studiato i dati di acidità presso la Byrd Station, nell' Antartico, risalendo a 50.000 anni fa e hanno scoperto una sezione, risalente circa alla fine dell 'ultima era glaciale, nella quale i livelli di acidità erano di gran lunga più elevati che in qualsiasi altra parte dell'analisi del ghiaccio.
Tali livelli superano di venti volte la quantità di ricaduta acida depositata dalle più grandi eruzioni vulcaniche note. Questa scoperta confuse gli scienziati, non solo a causa della sua magnitudine, ma perché essa durava un intero secolo in cui la ricaduta di acidità cresceva e calava secondo cicli regolari. Non si conosce alcuna eruzione vulcanica che possa averlo fatto. Nondimeno, essi compresero che questo evento deve aver avuto un sostanziale impatto climatico, poi che esso accadde all'inizio di un' importante fase di riscaldamento globale che alla fine pose termine all' era glaciale. Ad ogni modo, grazie all'esame di queste scoperte sull' acidità notai qualcosa che apparentemente era stato trascurato.
Quando al campione di ghiaccio viene conferita un'adeguata datazione, esso indica che questi picchi di acidità ricorrono di media ogni 11 anni, combaciando col ritmo delle macchie solari. Questo indica che tali alte concentrazioni di acidità con tutta probabilità hanno origine dal sole piuttosto che da eruzioni vulcaniche. Tuttavia, per lasciare nel campione di ghiaccio una traccia del ciclo solare così singolare e pronunciata, il sole avrebbe dovuto essere di gran lunga più attivo di quanto non sia attualmente. Il deflusso del vento solare a quell’epoca avrebbe dovuto essere più intenso di almeno un ordine di magnitudine rispetto a quanto non sia stato nei tempi storici, con un'attività di vampe solari comparabilmente elevate e con il sole in qualche modo più luminoso di quello dell'attuale periodo interglaciale.

Questa prova di un sole attivo che annuncia la tendenza al riscaldamento e alla deglaciazione confermava che il sole fu significativamente energizzato dalla polvere cosmica in arrivo e come risultato provocò un riscaldamento globale che pose termine all'ultima era glaciale. In base a riscontri incrociati fra il campione di carota del ghiaccio di Byrd e quello di Summit, in Groenlandia, accuratamente datato, fui in grado di determinare che questo evento abbracciò un periodo di 95 anni, che si estese dal 13.880 al 13.785 a.C. circa.
La scoperta inoltre sottolinea l'importanza della data del 13.860 a.C. codificata nella dottrina zodiacale dell' antica costellazione scorpione-sagittario (vedi grafico a sinistra). La scoperta che il sole, alla fine dell'ultima era glaciale, era fortemente infuso di energia, conferma una precedente scoperta fatta dallo scienziato della NASA Herbert Zook e dal suo team. Essi, in base alle registrazioni delle tracce delle vampe solari impresse sulla superficie delle rocce lunari, conclusero che 16.000 anni fa l'attività delle vampe solari era sino a 50 volte più elevata e che declinò rapidamente nei seguenti millenni.
Ho suggerito che l'attività solare ha raggiunto il suo apice intorno al 12.200 a.C., quando il riscaldamento globale era al suo massimo, ed anche per un breve periodo intorno al 10.700 a.c., all'epoca dell' estinzione di massa del Tardo Pleistocene, evento che sembra essere stato provocato dal sole. Il periodo, di svariate migliaia di anni, intercorrente fra il fenomeno del vento solare e queste date sarebbe stato un arco di tempo in cui l'attività solare stava raggiungendo il suo punto culminante.
Come un ladro nella notte

Nel 1983, quando proposi per la prima volta l'idea che scariche di raggi cosmici sono in grado di propagarsi sino alla Terra ad una velocità prossima a quella della luce, il mio suggerimento cadde per lo più nel vuoto; ma non passò molto tempo prima che, a sostegno della mia ipotesi, venissero alla luce delle prove. Nel 1985, degli astronomi scoprirono che Cygnus X-3, una potente fonte di raggi cosmici che è distante circa quanto il centro della galassia (da 25.000 a 30.000 anni luce), stava inondando la Terra di particelle ad alta energia. Essi trovarono che, nonostante i campi magnetici della galassia, queste particelle riuscivano a raggiungere la Terra alla velocità della luce e seguendo traiettorie rettilinee.

Diversi anni dopo, degli scienziati scoprirono che la Terra veniva inondata anche da particelle provenienti da un'altra fonte ad elevata energia, la pulsar a raggi-X Hercules X-1. Si scoprì che le particelle arrivavano a raffiche intervallate da 1,2357 secondi, accordandosi strettamente col periodo intrinseco della pulsar. Anche se questa fonte si trovava a 12.000 anni luce di distanza, il medium interstellare interposto aveva un effetto talmente inconsistente sulle raffiche che il loro periodo di pulsazione era costante entro 300 microsecondi. Nel gennaio del 2000, nel corso del 1950 meeting della Società Astronomica Americana tenutosi ad Atlanta, in Georgia, arrivarono ulteriori conferme a sostegno della mia teoria della superonda. Un gruppo di radioastronomi presentò delle scoperte che indicavano che l'emissione radio sincrotronica proveniente dal centro della galassia è polarizzata circolarmente.
Il relatore disse di aver trovato "misterioso" tale risultato, poiché tutte le altre fonti galattiche di raggi cosmici emettono radiazioni sincrotroniche che, al contrario, sono polarizzate linearmente. Durante il dibattito seguito alla loro conferenza, io feci presente che le loro scoperte sulla polarizzazione circolare potevano essere facilmente spiegate se i raggi cosmici che davano origine a tali radiazioni stessero fluendo radialmente verso di noi seguendo un lungo sentiero di volo. Queste scoperte sono motivo di gravi preoccupazioni in merito agli effetti di un'esplosione del nucleo della galassia. Esse implicano che i raggi cosmici generati possono collidere con il nostro pianeta,virtualmente senza preavviso, precedute soltanto dal lampo d'onda dell'esplosione iniziale.
I raggi cosmici della superonda, viaggiando alla velocità della luce, rimangono mascherati e nascosti alla nostra vista fino al momento stesso in cui colpiscono. Il loro lungo viaggio sino a noi, nel corso del quale percorrono la distanza di 23.000 anni luce che ci separa dal centro della galassia, passerebbe del tutto inosservato. In effetti, noi viviamo sul bordo di un "vulcano galattico", senza conoscere il momento, la magnitudine o la gravità della prossima eruzione, ne quale impatto essa avrà sul nostro ambiente.
Ci troviamo impreparati ad affrontare un evento di tale genere ed ancor meno ad anticipame l'arrivo. Non vi è modo di dire se una superonda potrebbe colpire fra svariate centinaia di anni, in qualche momento del prossimo decennio o nel corso di quest'anno. Possiamo farci un'idea della frequenza di questi fenomeni esaminando i dati registrati nel nucleo ghiacciato polare della Terra, il quale registra l'arrivo delle precedenti superonde tramite aumenti nelle concentrazioni dell' isotopo di berillio-10 nel ghiaccio.
Essi mostrano che le ere glaciali sono correlate agli intervalli di elevata attività dei raggi cosmici, con picchi di questi ultimi che di preferenza coincidono con i confini climatici. Questo determina che ci deve essere un nesso causale fra le superonde ed il clima, e suggerisce che esse siano attive sia nel dare inizio che nel porre termine alle ere glaciali. Inoltre, se ci si può fidare dei dati del nobile solitario berillio, potrebbe esserci la prova che una superonda assai breve e di bassa intensità ci ha investiti verso il 3300 a.c.
Curiosamente, questo evento cade al termine del i periodo Neolitico e precede l'ascesa della civiltà dell' Antico Regno egizio, iniziato intorno al 3100 a.c., e quello della civiltà olmeca, la madre delle culture amerinde. Molti anni prima che questi dati fossero disponibili, la mia discussione di tesi del 1983 aveva azzardato che le superonde si ripetono ogni 10.000 anni e che un fenomeno di primaria importanza aveva attraversato il sistema solare con inizio 14.200 anni fa e una durata di 2.000-3.000 anni. I dati del berillio indicano che tale valutazione non era poi così fuori misura. I dati registrati indicano che rilevanti fenomeni di superonde si verificano mediamente ogni 26.000 ± 3.000 anni ma, a volte, possono ripresentarsi dopo un periodo più limitato di 10.000/13.000 anni.

Essi inoltre mostrano che l'ultima grande superonda raggiunse il suo apice fra 14.500 e 11.500 anni fa. I movimenti gassosi al centro della nostra galassia così come altri riscontri astronomici indicano che il fuoco di fila di raggi cosmici che ha posto termine all'ultima era glaciale ha avuto sicuramente origine da una rilevante esplosione nel nucleo della nostra galassia. Dato che le superonde si sono ripresentate dopo intervalli di tempo di soli 10.000 anni, è prudente concludere che attualmente possiamo attenderci un altro di questi fenomeni. La superonda potrebbe essere in procinto di ripetersi.

Paul A. La Violette è laureato in fisica e scienze dei sistemi. E’ presidente della Starbust Foundation e autorie di altri saggi come Genesis ofthe Cosmos e Subquantum Kinetics. Vive a New York.
Fonte: srs di Paul A. La Violette, da Hera n°86 Marzo 2007

venerdì 6 gennaio 2012

MK Ultra, CIA, droghe e microchip:il prossimo passo sei tu


C'era una volta, tanto tempo fa, un gruppo di persone, appartenente ai servizi segreti, che era in cerca della droga giusta per far confessare i prigionieri. Gliela fornì la Sandoz, un' industria chimico-farmaceutica con sede a Basilea, Svizzera. Il farmaco in questione, o droga che dir si voglia, fu messo in circolazione col nome LSD e contribuì sicuramente al movimento del 68, ma anche alle tante depressioni che insorsero nei drogati che ne facevano uso (meglio, così si poterono vendergli anche gli antidepressivi). Fu una variazione della mescalina tanto usata dagli sciamani del Sudamerica nei loro rituali iniziatici. La sperimentazione ebbe luogo diffondendo la droga soprattutto fra le prostitute delle case chiuse, affinché facessero "confessare" i loro clienti e negli istituti psichiatrici dove fu impiegata con successo, insieme agli elettrochoc e alle cure del sonno forzate per cancellare la memoria dei pazienti (depatterning) col fine di creargliene una diversa, più utile, ma a chi? Ovviamente il tutto si svolgeva senza l'autorizzazione dei pazienti stessi e fu un notevole apripista che portò in seguito a diverse applicazioni dell'ipnosi. Cancellando dapprima la memoria dello sfortunato, si poteva in seguito installargliene una nuova con elementi veritieri o anche del tutto fasulli (lo chiamerei "repatterning", ma è già stato offerto nei seminari  di Bandler...) costringendolo anche a compiere degli atti che, se lucido, non avrebbe commesso mai. La qual cosa si rivelava molto utile per creare dei killer a comando, un esercito senza volontà propria, o presidenti manovrabili. Per chi volesse, si guardi il film "The manchurian candidate".
La sperimentazione però non si fermò qui: il professore Delgado installò degli elettrodi nel cervello dei tori e scoprì che in questo modo, pur avendo davanti a loro il torero che gli sventolava il drappo rosso, li poteva telecomandare, facendoli attaccare, arrestare o roteare su sè stessi a proprio piacimento. Forse a qualcuno ora potrebbero venire in mente i microchip trovati impiantati in vari punti del corpo degli sfortunati "addotti dagli extraterrestri"... ma forse sono soltanto io a fare questi collegamenti...
I primi "addotti" intervistati raccontavano come sentissero il microchip scaldarsi in determinate ore del giorno come a segnalare che era in funzione, ma non si sapeva a cosa servisse.
La "scienza ha fatto passi da gigante" si dice ed ha prodotto dei microchip sottocutanei di nuova generazione. Incredibile a dirsi, ma ha trovato anche dei volontari pronti a farseli impiantare. La prima fu una famiglia americana, al fine di tenere sempre monitorati i propri figli. Poi la mania si allargò e si trovarono molti altri motivi per cui farsi microchippare risultava essere utile. Caricando la tessera sanitaria e la carta di credito ad esempio, si poteva acquistare in negozi senza l'utilizzo di soldi in contante e farsi monitorare a distanza tenendo sempre d'occhio la salute. Le sperimentazioni sugli animali tuttavia dimostrarono come il microchip sottocutaneo producesse ulcere o per meglio dire cancro.
 Gli uomini però non se ne curarono: passarono con leggerezza dalla propria libertà di movimento al farsi riprendere ad ogni angolo dalle telecamere. Accettarono una sorveglianza sempre più stretta a livello bancario e quando arrivò il momento in cui i vertici decisero di trasformare il denaro in contante in codici bancari, il gioco si era spinto già troppo oltre, perché qualcuno potesse decidere di non aderire a queste iniziative.
Eppure gli avvertimenti erano stati tanti e si erano sommati nel corso dei secoli e dei millenni.
Alcuni presero gli avvertimenti sul serio, e si prepararono al peggio, molti decisero di mettere la testa sotto la sabbia sperando il peggio passasse lasciandoli indenni, ma così non fu.

(PS: mi dissocio dalle scritte in arabo che non so cosa significhino)